Giornalino - Punto&accapo
Punto&Accapo è frutto dell’attività laboratoriale degli alunni del semiconvitto del nostro istituto.
Il giornalino scolastico è uno strumento efficace per la comunicazione con la pluralità dei linguaggi, all’interno della scuola e nel sistema scuola-famiglia-territorio.
La realizzazione del giornalino mira allo sviluppo di diverse competenze: linguistiche, grafiche, logiche, sociali e relazionali. Permette di unificare interessi e attività, di promuovere la creatività, di favorire una partecipazione responsabile e viva alla vita della scuola.
EDITORIALE 2024
E che “Punto&accapo” stavolta davvero sia!
Eh già, perché in questo anno scolastico anche per il nostro glorioso, ma forse un po’ polveroso e appesantito Giornalino, comincia una nuova avventura che lo porterà, dopo aver definitivamente perso qualche tempo fa la sua natura cartacea (chi ricorda ancora le copie “strillate” e distribuite ai genitori durante le varie feste del Convitto?) per acquisire una forma sostanzialmente digitale, a completare in qualche modo il suo percorso di affrancamento, snellimento e flessibilità, diventando sempre più a tutti gli effetti online.
L’aggiornamento e la pubblicazione delle notizie e degli articoli infatti avverrà con una periodicità più calzante e stringente. Questo speriamo - è l’obiettivo ed al contempo il desiderio - ci darà l’opportunità concreta di essere più tempestivi, di intervenire “giornalisticamente” in maniera più adeguata sui vari eventi che riguardano la vita e le iniziative del nostro Convitto così come nel commentare a modo nostro, perché no, le cose del mondo.
E naturalmente per poter fare tutto questo avremo bisogno di tutto lo straordinario entusiasmo della nostra rinnovata redazione, arrivando all’auspicio di coinvolgere magari in qualche occasione anche le singole classi, le singole professionalità della nostra istituzione.
Ma ora stop alle elucubrazioni e alle ciancie e meniamo finalmente le danze: e che “Punto&accapo” davvero sia!
NOVEMBRE 2024
Toast il porcellino d’india
Toast è un porcellino d’India, il mio porcellino d’India.
E’ nato il 4 maggio del 2024 ma io lo adottai il 30 giugno, quando lo abbiamo preso al Viridea.
Una delle tante cose che mi piacciono di questo animaletto è che appena qualcuno entra in casa inizia a squittire ad alta voce (anche se alcuni dicono che quel verso è simile al maiale, da cui appunto il suo nome).
Il porcellino d’India (conosciuto anche col nome di cavia domestica) può vivere fino a 14 anni anche se solitamente arriva agli 8.
Il mio Toast ha un pelo rossiccio, 2 zampe rosa e 2 nere (caratteristica che lo rende decisamente originale).
Il suo cibo preferito è il cetriolo ma i porcellini d’india possono mangiare anche: radicchio, bietole, broccoli, cicoria, insalate e alimenti ricchi di vitamina C (pur se a piccole dosi) e poi ancora spinaci, peperoni rossi e cavolo.
Il porcellino d’india è un po’ come un gatto perchè fa davvero tantissime fusa.
In passato questi simpatici roditori, vista la loro somiglianza biologica con gli esseri umani, venivano usati per gli esperimenti scientifici (per questo si chiama cavia), ma per fortuna ora si usano come animali da compagnia ed essenzialmente domestici.
Dopo la lettura di questo articolo, che spero vi abbia interessato, magari vi verrà voglia di adottare un porcellino d’india: vi assicuro che sarà una buona idea.
Io intanto mi tengo stretto il mio Toast.
Tommaso Rogari classe 4a primaria
Il filo rosso
Il filo rosso è il nome della nuova canzone di ALFA, che è uscita il 18/10/2024. E’ la sua prima pubblicazione dopo l’uscita di “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato,” il suo terzo album in studio.
Il testo, molto intenso e ripetitivo, descrive le emozioni di chi vive una storia d’amore a distanza. La canzone parla di un amore che toglie il sonno e che occupa i pensieri giorno e notte. Anche se questa storia d’amore non finisce bene, l’intensità dei sentimenti rimane. Il protagonista passa molte notti insonni pensando a lei, mentre lei, nel frattempo, ha iniziato una nuova relazione. Ironizzando, lui descrive il nuovo fidanzato di lei come un calciatore con la carriera promettente ma interrotta da un infortunio. In generale, la canzone riflette su come i rapporti possano cambiare, passando da sconosciuti a innamorati, e poi di nuovo a estranei.
Il nostro commento:
"Il Filo Rosso" di ALFA è un brano che colpisce per la sua capacità di evocare emozioni profonde. La melodia, dolce e avvolgente, si lega bene al testo riflessivo, pieno di immagini che fanno pensare. ALFA riesce a raccontare la complessità dell’amore, non perfetto ma reale, con tutte le sue debolezze e contraddizioni. La sua voce, piena di sentimento, rende l’ascolto molto coinvolgente.
Greta Prastaro e Giovanna Raffaini, Classe 2B
Iwàjù: City Of Tomorrow
E’ una serie animata nigeriana che ci porta in un futuro alternativo di Lagos, una città in continua evoluzione, ma comunque con una forte identità. La serie, che potete vedere sulla piattaforma Disney TV, non solo si concentra su un mondo futuristico, ma esplora anche le sfide e le opportunità che la Nigeria, e l'Africa in generale, si trovano ad affrontare nel 21° secolo.
La trama di "Iwájú" ruota attorno a due giovani: Tola, una brillante scienziata che lavora per una società tecnologica all'avanguardia e Kole, un giovane delinquente che cerca di sopravvivere in un quartiere povero e violento. Le loro vite si intrecciano in un vortice di eventi, sfide e scelte cruciali che li costringono ad affrontare il passato, il presente e il futuro della loro città.
Ecco alcuni punti chiave che, secondo noi, rendono "Iwájú" una serie interessante.
- Un futuro vibrante e realistico: La serie presenta un futuro immaginario che si basa su elementi realistici e sulle sfide sociali e tecnologiche che l'Africa affronta oggi. Lagos diventa un centro di innovazione tecnologica, ma anche contestualmente un luogo di disparità sociale e conflitti.
- Personaggi complessi e convincenti: Tola e Kole sono personaggi pieni di sfumature, con aspirazioni, debolezze e conflitti interiori che li rendono autentici e facilmente identificabili. Le loro storie ci permettono di entrare in contatto con diverse realtà e prospettive.
- Un'esplorazione di temi importanti: la serie affronta con sensibilità temi importanti come la corruzione, la povertà, la disparità di genere, l'innovazione tecnologica e la ricerca di un futuro migliore per la Nigeria.
Un'animazione di qualità: La serie presenta uno stile grafico moderno e dettagliato che dona vita alla città di Lagos e ai suoi abitanti. I colori vivaci e i dettagli culturali contribuiscono a creare un'atmosfera vibrante e realistica.
Invito a vedere la serie televisiva: "Iwájú" è una serie che va oltre l'intrattenimento, offrendoci una riflessione profonda sul futuro dell'Africa e sui cambiamenti sociali e tecnologici in atto. È una serie che invita alla riflessione, ma che allo stesso tempo ci offre un'esperienza visiva ricca e coinvolgente. Se siete curiosi di esplorare un futuro alternativo e di conoscere le sfide e le opportunità del continente africano, "Iwájú: City of Tomorrow" è una serie che vale la pena vedere, come è stato per noi.
Greta Prastaro e Giovanna Raffaini, Classe 2B
Scuola natura a Zambla alta
Lunedì 28/10/24 ore 8.30: la classe V primaria del Longone al completo, agli ordini delle Maestre Giovanna, Chiara ed Eleonora è partita per 4 giorni verso la sua prima Scuola Natura, progetto istituito dal Comune di Milano, che coinvolge ed ospita da ormai 45 anni all’interno delle proprie case vacanza, dislocate tra mare, montagna e lago, alunni di materna, primaria, scuola secondaria di primo grado.
Arrivati in autobus emozionati e belli carichi a Zambla alta nel bergamasco, sede del nostro soggiorno, siamo stati accolti da un educatrice di nome Asia che ci ha offerto un tè caldo e ci ha condotto nelle nostre camere, che avevano tutte dei bellissimi disegni “spaziali” (stelle, pianeti ecc… ), spiegandoci le regole cui avremmo dovuto attenerci nella struttura e quel che avremmo fatto in quel primo giorno. A cominciare dal pranzo (dopo il viaggio in autobus confessiamo che i nostri stomaci brontolavano) che prevedeva una buonissima pasta al sugo.
Terminato il pranzo e disfatte le valigie, siamo andati a fare il controllo pidocchi (aiuto) e fortunatamente nessuno ne aveva. Abbiamo quindi appreso dai nostri educatori pomeridiani (Giuseppe e Giorgia) come si sarebbero svolte le giornate, cioè, ci si svegliava alle 8:00,si faceva colazione alle 8:30, alle 9:00 si iniziava l’attività mattutina, alle 13:00 si pranzava, dalle 13:30 alle 14:30 intervallo e, dopo alcune attività che avrebbero coinvolto il pomeriggio, abbiamo concluso la nostra prima giornata con la cena e una buonissima torta per festeggiare la nostra compagna Levante che compiva 10 anni.
Tra le escursioni quotidiane che più ci hanno entusiasmato nel corso della nostra permanenza, c’è stata certamente quella del Parco avventura, che prevedeva la possibilità di sperimentare diversi percorsi, ognuno caratterizzato da uno specifico colore: quello verde (di livello facile), il percorso blu (di livello medio), il percorso rosso (come il percorso blu però più alto) e infine quello nero (molto molto difficile) che infatti nessuno di noi si è azzardato a fare anche perchè era solo per più grandi. C’era però anche il percorso viola per bambini che era bellissimo e divertente.
Un'altra escursione davvero particolare e interessante è stata quella in miniera, dove abbiamo potuto sentire il suono, il silenzio e il buio di quel luogo, oltre ad avere tante notizie sul lavoro che vi si svolgeva ed ancora si svolge.
L’ultima sera infine abbiamo fatto la mitica serata disco, dove ci siamo scatenati nel ballo fino ad avere tutti la voce rotta: è stata la migliore conclusione di un’esperienza bellissima.
W scuola natura, W la quinta del Longone!
Lorenzo e Pietro classe V primaria
MARGOT SIKABONYI AL LONGONE: LARA VUOL ESSERE FELICE
Il 28 novembre ha riaperto i battenti il gruppo di lettura del Longone che, condotto ed organizzato con dolce tigna dalle Educatrici Spidalieri e Smiriglia, ospita ormai da qualche anno astri nascenti e nomi già consolidati del panorama letterario italiano. E si è trattato di una ouverture di notevole impatto perché, al centro del cerchio allestito all'interno dell’Auditorium del Convitto, Margot Sikabonyi ha illuminato la serata in forza di una semplicità carismatica ed una affabulazione diretta quanto coinvolgente.L’attrice/scrittrice, autrice del suo primo romanzo (Lara vuol essere felice edito da Cairo), ha dialogato con gli intervenuti su questa storia “zen” la cui protagonista è una giovane donna che, dopo aver attraversato la propria esistenza senza fallire un colpo (ballerina professionista, moglie innamorata, madre di due splendide gemelle), si ritrova inaspettatamente a fare i conti con la propria mancata perfezione, alla spasmodica ricerca di quel “giusto” e di quella “necessità di controllo” che tanto condiziona le nostre quotidianità fino a logorarle e in troppi casi a divorarle. Procedendo per tentativi tragicomici, abborracciamenti inconsulti, squarci lirico-poetici e cozzate de capoccia contro la dura realtà, Lara si libererà del proprio censore interno sempre pronto a giudicarci (e giudicare) e scoprirà che la felicità tanto anelata sta nell’hic et nunc del momento vissuto.
E, a nome di chi c’è stato, ringraziamo Margot per averci donato un “qui ed ora” di incantevole empatia, che ha riscaldato cuore ed anima in un umido giovedì milanese.
Redazione
Primo club di lettura per ragazzi al Convitto Longone
Questo è il primo anno che il Convitto Longone promuove il club di lettura rivolto agli alunni.
Al progetto aderiscono in particolare le classi prime di Via Olivetani, cioè la 1°A e la 1°B.
Il progetto prevede la lettura di un libro al mese, che sarà oggetto di discussione e confronto durante l’incontro con le coordinatrici del progetto stesso, le Educatrici Spidalieri e Smiriglia.
Ogni classe ha scelto per l'evento un nome: la 1°A è “La leggenda bianca”, la 1°B si presenta invece come “ Le marmotte legge…ndarie’’.
La lettura proposta per il mese di novembre è "LA STORIA DI MINA” di David Almond
A cura di Ottavia,Sofia,Elisa V. e Elisa D. della 1°B
OTTOBRE 2024
Uscita didattica della scuola primaria a...
Come ormai consuetudine pluridecennale (qualcuno direbbe puntuale come la….scuola) si è consumato anche in questo ottobre l’appuntamento da grandi e piccini, maestre ed alunni tanto atteso: l’uscita didattica urbi et orbi delle classi di primaria di via degli Olivetani.La data segnata sul calendario era quella di venerdì 11 e il punto localizzato del “fuori scuola” 2024 era in quel di Fallavecchia, frazione di Morimondo, piccola ma ben nota oasi verde nel cuore dell’area più industrializzata ed urbanizzata d’Italia. Qui, accompagnati da docenti ed Educatori al gran completo, i bambini delle classi I, III, IV e V hanno potuto assistere nello scenario dell’antica cascina di Fallavecchia appunto e nell’eccentrico teatro/tenda circense approntato per l’occasione, ad un alquanto stimolante allestimento teatrale dal titolo “Rapsodia di acqua e fuoco”.
Portato in scena dalla compagnia teatrale “Pane e Mate” (davvero bravissimi capocomico, attrici ed artisti tutti: vivissimi complimenti ai loro costumi donchisciotteschi e all’ispirazione cavalleresca che li ha guidati), lo spettacolo ha portato i nostri piccoli in un percorso di installazioni sensoriali ispirate ai 4 elementi naturali (più il legno) e proprio ai 5 sensi.
Tutto con l’obiettivo di restituire ad ognuno il dono più grande: quello della conoscenza che arriva dall’ascolto e dall’apertura all’ignoto e alla condivisione.
Rifocillatici avidamente grazie al lauto pranzo al sacco preparato dalla nostra augusta mensa, tutti i nostri neo insigniti giovani cavalieri/e hanno fatto un po’ di intervallo ruzzolando e correndo per le aree verdi lì attorno. Il pomeriggio si è infine concluso con due piccole quanto significative esperienze: la visita al cavallo (una carezza ad un cavallo non si scorda mai) e alle mucche ospitati in cascina (splendido vedere la tenerezza di un vitellino appena in grado di tenersi in piedi e che cercava di strusciarsi ad ognuno di noi al suo passaggio).
Insomma come potrete verificare da queste scarne righe di cronaca, una giornata senza dubbio riuscita, nella quale lo stare assieme ha fatto da motore ed innesco ad attività tutte di bell’interesse, immerse perdipiù nel verde.
Che volere di più? Beh tornare al Longone e godersi il weekend in attesa di altre uscite e nuovi momenti da trascorrere in compagnia.